Privacy Policy Calcio a 5 - Piegato (7-3) anche il Casaluce: CUS a punteggio pieno - CUS Caserta

Calcio a 5 – Piegato (7-3) anche il Casaluce: CUS a punteggio pieno

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Se non ci fosse stata la sospensione causata dalla pandemia, si potrebbe benissimo dire che il CUS Caserta vince ininterrottamente da un anno: due successi nelle uniche due partite della stagione 2020-21 e tre su tre nella stagione in corso. Ma, a parte le battute, questo inizio di campionato è davvero entusiasmante per gli uomini di Barbato, che all’Aulario si sbarazzano del Casaluce, replicando il 7-3 di una settimana fa a Sant’Arpino, e volano in testa al gruppo A.

PRIMO TEMPO – L’approccio dei padroni di casa è sornione. I Vanvitelliani lasciano l’iniziativa agli avversari, li obbligano a un possesso palla sterile caratterizzato da passaggi orizzontali: la palla viaggia – si fa per dire – da un lato all’altro del campo senza penetrare mai nella zona calda.

I ragazzi di Barbato chiudono diligentemente tutti gli spazi, così le iniziative di Cioffi, Marcello e Silvestre non assumono mai il carattere della pericolosità.

O quasi mai. Perché pure quando riescono a trovare un buco, i casalucesi trovano sulla loro strada un grande Di Stasio, un incubo che li perseguiterà per tutto il match.

Ed è proprio un intervento del portierone rossoblù su Silvestre a innescare il contropiede del vantaggio: la difesa ospite è sbilanciata, Morelli tiene sapientemente la palla e attende l’inserimento di Casella: il capitano, solo davanti a Canonico, lo infila con freddezza: è l’11’ e il CUS conduce 1-0.

Il Casaluce reagisce subito, e sempre con i suoi uomini migliori, il capitano Cioffi e Silvestre; ma Di Stasio non ne vuole sapere e sventa gli assalti. Il CUS si sente al sicuro, così Morelli lavora un bel pallone dal limite e indovina un destro a fil di palo: 2-0. Un minuto più tardi è Casella a sfiorare il tris con un bolide di controbalzo da fuori area, ma il suo tentativo va stamparsi sul palo, mettendo seriamente a repentaglio l’incolumità della porta.

Un fantastico recupero difensivo dello stesso Casella e un’altra sequenza di parate super di Di Stasio, che domina anche a tu per tu con Marcello, rappresentano una solida base per continuare a colpire in avanti. E infatti il rientrante Luongo pesca in fascia Manni, che si allarga sulla destra e trova il diagonale vincente: 3-0. Ancora Manni, una manciata di secondi dopo, al termine di una percussione in area serve Crisci: il piattone del numero 5 finisce sotto la traversa e di fatto chiude il primo tempo sul 4-0 per Caserta.

SECONDO TEMPO – La ripresa del gioco risente, a livello inconscio, del risultato già indirizzato verso i padroni di casa: il CUS prende fiato e il Casaluce attacca con poca convinzione. Tuttavia Caserta trova il 5-0 dopo 7′: fruttuosa la combinazione sotto porta tra Casella e Morelli, con quest’ultimo puntuale per la sua doppietta personale.

Il Casaluce, con il portiere di movimento Torelli, le prova tutte, ma Di Stasio dice sempre di no, per poi dire sì, ma a se stesso: con il suo sinistro si inventa una parabola dalla propria area che si insacca alle spalle di Torelli per il 6-0. Un capolavoro balistico che suggella la prova del numero 1 casertano, che lascia il campo tra gli applausi: al suo posto entra Cioffi.

Il 6-3 fa perdere qualche certezza al CUS, e si rendono necessari salvataggi in extremis, specialità in cui spiccano Crisci e Luongo. Gli ospiti ci provano ancora, ma non riescono più ad andare in gol. Per questo il nervosismo prende il sopravvento diventando protagonista indesiderato dei minuti finali.

C’è anche spazio per un palo di Morelli da buona posizione. Casaluce sbanda, la partita sembrerebbe finita, ma questo tipo di certezze non esistono nel calcio a 5, dove può succedere di tutto in pochi minuti. Così i ragazzi di Verazzo riescono a risalire la china, grazie alla doppietta di Mormile e alla rete di Torelli.

L’arbitro viene preso di mira per alcune decisioni giudicate errate, tra cui due espulsioni all’indirizzo di Marcello e Torelli. Si passa più tempo a protestare col direttore di gara che a giocare, così i minuti scivolano via uno dopo l’altro, e Mastropietro trova anche il 7-3 finale su tiro franco.

Luigi Fattore

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