La speranza coltivata dal CUS Caserta alla vigilia era quella di staccarsi dall’ultimo posto in classifica, condiviso con San Nicola e Capua. Purtroppo, a parti invertite, anche la Libertas era animata dalle stesse aspirazioni e alla fine si è imposta con autorità al Palazzetto di San Nicola. Il punteggio di 0-5 lascia pochi margini all’analisi, tuttavia, come ci ha spiegato il dirigente Giuseppe Porzio nell’intervista realizzata una settimana fa, in questa fase di “iniziazione”, diciamo così, le richieste che si possono formulare al team vanvitelliano non possono andare oltre una prestazione all’insegna della dignità. Dignità che, va detto, non è mancata nell’ultimo turno del girone d’andata.
Eccettuate le sfide contro l’ingiocabile Gaetano Gallina, terminate sia per Riccardo Mancino che per Valerio Ricciardi con altrettanti e fragorosi 0-3, negli altri incontri un minimo di contesa c’è stata, tanto è vero che i Cussini sono riusciti a portare a casa anche un set. In particolare Mancino è stato autore di un match molto combattivo contro Riccardo Leonelli: il casertano, dopo aver ceduto i primi due set, si è aggiudicato il terzo e ha sfiorato di acquisire anche il quarto, terminato a favore del capuano con un infinito 24-22. Anche Valerio Ricciardi e David Rapagnani hanno conquistato un set a testa nei rispettivi match contro Roberto Leonelli e Riccardo Leonelli (1-3; 1-3).
Certo, accontentarsi di un set vinto può sembrare una magra consolazione, ma non bisogna dimenticare che questa è una stagione di esordio per il CUS in una disciplina, quella del Tennis Tavolo, che a tutti i livelli è approcciata con alta competitività. Perciò giocare con i “veterani” non può che riempire il bagaglio esperienziale dei Vanvitelliani che, magari, nel giorno di ritorno riusciranno a far loro qualche set in più fino ad arrivare a un match intero.
Luigi Fattore
Segreteria CUS Caserta