Al termine della sfida di Capodrise contro la Union, che ha visto il CUS imporsi per 3-1, mister Di Caprio è un misto di gioia e sofferenza, con prevalenza di quest’ultima.
Tre partite tre vittorie, non male questo inizio stagione per il CUS Caserta.
“Abbiamo iniziato bene la stagione. Stasera sapevo fosse dura, anche perché l’ultimo allenamento lo avevamo svolto venerdì e oggi (ieri, ndr.) siamo venuti direttamente a giocare. Voglio fare i complimenti alla Union, che è sì formata da ragazzi molto giovani, ma che vogliono e possono crescere. C’hanno messo in difficoltà al punto che pensavo di perdere anche il quarto set.
Non è stata una partita facile, anche per via di molti errori che hanno favorito il ritorno degli avversari. Purtroppo a volte, presi dall’euforia, cala il livello di concentrazione, e commettiamo proprio quell’errore che un momento prima avevo provato a correggere”
Lo svolgimento del match ha ricordato un po’ la sfida contro Sparanise della prima giornata.
“Sì, è vero. Anche oggi (ieri, ndr.) sul 2-0 pensavamo che la partita fosse vinta, ma non bisogna mai rilassarsi né contro la prima in classifica né contro l’ultima. E’ sempre una battaglia e se sei più forte lo devi dimostrare in campo. Commettiamo errori grossolani. Probabilmente è stata anche colpa mia, perché effettuando troppe rotazioni ho alterato un equilibrio che ci stava facendo dominare. Comunque sia, capisco i ragazzi perché fuori dal campo è una cosa e dentro ne è un’altra”
Mi ha colpito un’espressione che hai pronunciato in panchina: “Mi sento il fegato spappolato”.
“E’ proprio così. L’ho usata per descrivere la grande sofferenza che abbiamo patito per portare a casa il quarto set. Sai, In quei momenti ti immedesimi nei giocatori”
Ora vi aspetta la sfida del 27 a Capua contro Cellole.
“Già abbiamo la testa al Cellole, ma l’unico rammarico è che non possiamo allenarci con continuità per problemi di spostamenti e di disponibilità della palestra. Non conosco gli avversari, so solo che in 3 partite hanno messo insieme 6 punti. Non so cosa ci aspetta, ma posso dire che daremo battaglia. Ci vuole la concentrazione massima. La pallavolo non ti aspetta, è fatta di attimi. L’errore non ci deve condizionare, bisogna andare avanti. Senza se e senza ma. Se siamo una squadra riesce tutto più facile”.
intervista a cura di Luigi Fattore
Segreteria CUS Caserta