CASALUCE – Con l’avvento del nuovo anno il CUS non ha perso le vecchie abitudini: altra partita altra vittoria, per uno score che recita cinque su cinque. E stavolta il successo è maturato su un campo difficile, quello di una squadra, il Casaluce, che in queste prime giornate si era messa in mostra vincendo tre match su quattro. Ecco perché il 3-1 con cui i Vanvitelliani hanno espugnato la palestra “Beethoven” acquista il sapore della maturità o quantomeno della consapevolezza dei propri mezzi, visto che anche in questa occasione i ragazzi di Di Caprio hanno fatto tutto loro, nel bene e nel male. Con prevalenza del bene.
PRIMO SET (22-25) – Il primo set si è sviluppato all’insegna dell’equilibrio. Le due squadre se la sono giocata punto su punto fino al 16 pari. I padroni di casa hanno esibito delle ottime combinazioni con Picone e Mounir, che hanno creato diverse noie al team vanvitelliano, richiedendo gli straordinari a De Lucia, incombenza che tuttavia il libero ha svolto in maniera egregia. D’altra parte anche Albano e Buanne non sono rimasti a guardare, portando a casa punti preziosi. Meno in palla del solito, almeno nelle fasi iniziali, Panico e Pascarella, i cui attacchi spesso si sono infranti sui muri eretti da Capone e Franzese. Ma a quanto pare si è trattato di una tattica: è proprio Panico a firmare il punto del sorpasso (16-17), un siluro che piega le mani a Pagliuca. Ristabilite le gerarchie, il CUS inizia allora a macinare gioco, grazie alle battute profonde e taglienti di Monaco e all’aggressività sotto rete di Volpe. Un atteggiamento positivo collettivo che porta Caserta ad aggiudicarsi la prima frazione (22-25).
SECONDO SET (25-15) – Atteggiamento che però non viene replicato nella ripresa, dove l’approssimazione improvvisamente si impadronisce dei giocatori di Di Caprio. Un qualcosa di veramente inspiegabile se non con il termine “bruttezza”. Nel festival degli errori inaugurato da un “soffitto” di De Lucia non è mancato nulla: battute sbilenche, schiacciate spedite in rete, confusione nel posizionamento. Un contesto paradossale che ha favorito il ritorno dei locali, che hanno trovato buoni punti con Franzese e Pagliuca, a poco valendo, per Caserta, i tentatavi dei neo entrati Maccariello e Sgueglia. L’unico aspetto positiva è che il set finisce presto (25-15), diventando così più facile da dimenticare.
TERZO SET (14-25) – E infatti Caserta, in una sorta di bipolarismo collettivo, lo dimentica in fretta, e si approccia alla terza partita in tutt’altro modo, ovvero in quello giusto. Perché di storia ce n’è poca. i Cussini sono sempre avanti, e in questa fase è il capitano Pascarella a trascinare i ragazzi mettendo a segno diversi punti su assist di Albano e Monaco, senza dimenticare i muri vincenti di Volpe. Il team di Gatta non va oltre un paio di attacchi ben conclusi da Franzese, ma alla fine non può nulla (15- 25).
QUARTO SET (24-26) – Nel quarto set si ritorna all’equilibrio del primo. Il CUS non commette gli errori del secondo set – anche perché sarebbe stato impossibile non solo peggiorare ma anche solo ripetersi -, però alterna momenti di bel gioco a dei black out improvvisi. Per una schiacciata messa a segno, c’è una battuta sprecata, per un muro vincente, un pallonetto sbagliato. Così si arriva pericolosamente al 24 pari, uno scenario per nulla rassicurante, con il fantasma del quinto set a prendere sempre maggiore consistenza. Ma per fortuna degli Universitari, nel finale arrivano i guizzi di Volpe e Monaco che chiudono gioco e partita (24-26 e 1-3), consolidando il primato in classifica di Caserta.
Luigi Fattore
Segreteria CUS Caserta