SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE) – La sfida di domenica al PalaWojtyla contro il San Sebastiano, sebbene persa (5-4), ha confermato che il CUS Caserta è in crescita. Si può dire che in questo momento della stagione, i ragazzi di mister Barbato, complici anche i nuovi innesti, siano finalmente diventati una squadra.
Per questo, nonostante il penultimo posto in classifica, all’Aulario, dove sono ripresi gli allenamenti in vista della sfida di sabato contro il Fressuriello, si inizia a respirare un’aria più distesa, composta da ottimismo e, soprattutto, da tanta voglia di allenarsi e continuare a migliorare.
Di seguito le parole di Barbato sul momento del CUS.
“Innanzitutto mi preme dire che c’è rammarico per aver perso a San Sebastiano. Per quanto visto in campo, i ragazzi non avrebbero meritato il pareggio, bensì la vittoria. E dire che giocavamo contro un’avversaria che prima del match ci precedeva di ben dodici punti: distanza che sul piano del gioco non si è vista affatto.
“Per un allenatore vedere i propri giocatori in crescita e migliorare sotto l’aspetto tecnico-tattico, è la soddisfazione più grande”
Al di là del risultato negativo, però, resta la prestazione. Prestazione – continua Barbato – figlia di una maggiore assiduità e applicazione che ho registrato nelle ultime settimane agli allenamenti, e che in un certo senso aumenta anche il rammarico: se l’approccio fosse stato questo sin dall’inizio, probabilmente a questo punto avremmo qualche punto in più.
Però va bene anche così. Questo, per il CUS, rappresenta un anno di rifondazione, e per un allenatore, vedere i propri ragazzi, a maggior ragione se molto giovani, in crescita sotto il profilo tecnico-tattico, è forse la soddisfazione più grande, che va oltre i risultati.
Certo – conclude il tecnico -, dal momento che siamo in crescita, è auspicabile un girone di ritorno più gratificante anche in termini di concretezza, anche perché fare peggio dell’andata è pressoché impossibile… (ride, ndr.)”.
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A cura di Luigi Fattore
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