Privacy Policy Duathlon - Mariani: "A Sabaudia grande giornata di sport. Contento della mia performance" - CUS Caserta

Duathlon – Mariani: “A Sabaudia grande giornata di sport. Contento della mia performance”

Antonio Mariani, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria della Luigi Vanvitelli nonché nuovo “acquisto” del CUS Caserta, racconta il suo esordio stagionale a Sabaudia, dove lo scorso 21 febbraio si è svolta una gara di Duathlon (corsa-bici-corsa) patrocinata dalla FITRI (Federazione Italiana Triathlon). Prima però di parlare della sua performance, Antonio ci tiene a lanciare un messaggio:

Sono convinto del valore dello sport come strumento educativo, credo nella funzione sociale dello sport e ritengo che questo aspetto sia ancora più importante quando si parla di bambini, di ragazzi. Ed è per questo che mi ha fatto molto piacere vedere una grandissima partecipazione alla gara Duathlon di Sabaudia dove c’erano anche le categorie giovanili: una chiara testimonianza della grande necessità da parte di tutti, giovani e meno giovani, di condividere momenti di questo tipo.

Il valore educativo dello sport – prosegue, Antonio – andrebbe messo sullo stesso piano della scuola, e quindi non si può continuare a pensare che le attività sportive, soprattutto le competizioni, che sono momenti di confronto e interazione, continuino a rappresentare delle potenziali occasioni di diffusione del virus. Lo sport in certi contesti si sta continuando a praticare e non ci sono casi di focolai legati alla frequentazione delle piscine così come nelle gare svolte all’aperto. Quindi è un segnale importante da cogliere, soprattutto dal punto di vista dei bambini, che in questo periodo di forte stress causato dalla limitata possibilità di movimento possono trovare nello sport un’ancora di salvezza”.

LA GARA – “Devo dire che sono soddisfatto della mia prestazione. Se me l’avessero detto prima della gara che avrei concluso in un’ora, un minuto e 50 secondi, non c’avrei creduto. Anche se dico anche che a valle della gara questo è un tempo che mi sta un po’ stretto: potevo fare meglio. Ho commesso degli errori e la prolungata assenza dalle competizioni si è fatta un po’ sentire, ma questo credo valga per tutti, quindi non vuole essere un’attenuante, però, insomma, dagli errori si impara e spero di fare meglio la prossima volta. Comunque, per essere stata la mia prima gara con il CUS Caserta, non mi posso lamentare. Ci tenevo a fare bella figura, anche perché sono reduce da un periodo di adattamento con il mio nuovo preparatore atletico, Mattia Zontini di @athletic_lab_ che mi segue da poco ma con il quale si è subito instaurata un’ottima intesa. Abbiamo fissato degli obbiettivi per questa stagione e sono davvero contento di come stiamo lavorando. Grazie Coach!”.

A Sabaudia è stata anche l’occasione giusta per incontrare vecchi amici: “È stato bello incontrare persone e amici con cui mi allenavo e che non vedevo da tempo. A causa delle limitazioni legate all’emergenza Covid, che purtroppo ci costringe ad allenamenti individuali, diventa difficile praticare sport e socializzare. Per questo sono molto contento che Massililiano Zanetti sia riuscito ad organizzare questo evento che ha avuto una grande riuscita con una grande risposta di adesioni. Tra l’altro il livello della gara è stato davvero alto. Tutti gli atleti del centro-sud si sono spostati per raggiungere Sabaudia, si avvertiva proprio l’impazienza di gareggiare, e la partecipazione massiccia registrata a Sabaudia ha fatto seguito a quella, altrettanto significativa, registrata a Pavia una settimana prima. Insomma si può dire che in tutta Italia c’è grande voglia di sport”.

Ma gli allenamenti in solitudine non spaventano più di tanto Antonio: “Io continuo ad allenarmi, a tenere duro, nonostante le difficoltà del momento. Allenarsi da soli è alienante, non c’è confronto e si è costretti a ricercare gli stimoli dentro di sé; ma da questo punto di vista non mi lascio abbattere, perché adoro fare sport e, come ho detto prima, questa nuova sfida con la maglia del CUS Caserta è uno stimolo in più per raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato”.

A cura di Luigi Fattore

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