CAPUA – È un Gianni Iacono comprensibilmente amareggiato quello che commenta l’esordio del CUS Caserta nel campionato di Serie D, non tanto per la sconfitta in sé – del resto il successo della Com Cavi Volley Meta è stato netto – quanto per le modalità in cui questa è maturata.
“La sconfitta naturalmente ci può stare. Le nostre avversarie – ammette Iacono – ci sono state superiori, sia sul piano tecnico che su quello fisico, e su questo non abbiamo niente da dire. Quello che mi ha fatto invece arrabbiare è stato il nostro atteggiamento: a tratti rinunciatario. È vero che il dato dei punti realizzati (16-17-17) non è stato poi così malvagio, però nei momenti topici della gara siamo venuti meno: alla prima difficoltà ci siamo demoralizzati e non abbiamo reagito a dovere.”
RICEZIONE E ATTACCO
“Oltre a un atteggiamento mentale troppo molle, il problema principale è stato la ricezione. Ho fatto rivedere il video della partita alle ragazze mostrando loro che il dato relativo alle ricezioni corrette non ha superato il 20%: assolutamente insufficiente. Ovviamente una percentuale così bassa si ripercuote negativamente sugli attacchi andando a compromettere poi la strategia offensiva. Anche a muro siamo stati deficitari, tanto è vero che a un certo punto ho sostituito De Rosa con Tirone non perché Olimpia stesse demeritando ma perché Jasmine mi offriva questa opzione in più.”
UNICA NOTA LIETA: LA BATTUTA
“Le cose da correggere sono quindi molte e già ci stiamo lavorando: la squadra è comunque nuova, perciò ci vuole un po’ più di tempo per assimilare certi meccanismi. Però, pur nell’ambito di una partita negativa, voglio sottolineare un aspetto positivo da non dare per scontato: la battuta. Il fatto che abbiamo messo a segno diversi ace e che Meta abbia totalizzato pochi punti sul nostro servizio può essere una buona base di partenza su cui andare a innestare gli altri aspetti da migliorare.”
SCELTE E CAMBI
“Ho deciso di non schierare Picciuolo perché nelle ultime settimane per impegni di lavoro non si è potuta allenare con continuità, per cui ho preferito puntare sul blocco di ragazze che hanno frequentato la palestra in maniera più assidua, anche per un discorso di una migliore tenuta fisica. Ma ci tengo a precisare – conclude il mister – che Federica è un punto fermo di questa squadra, lei lo sa, e che il suo (re)inserimento avverrà presto anche se gradualmente”.
A cura di Luigi Fattore
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